giovedì 1 aprile 2010

effettivamente avevo detto poco....

Mia moglie mi ha sempre considerato essenzialmente inutile.
Non come amante o marito, ma per quanto riguarda tutto ciò che è applicativo, pratico e manuale.
Quando si tratta di cambiare una spina, montare una mensola, riparare un tubo, la lavatrice, riparare qualcosa in genere o montare il bastone di una tenda, sa che se vuole che queste cose siano fatte come suol dirsi "a regola d'arte" deve rivolgersi ad un tecnico esperto della materia.
Agli occhi di una come lei, medico odontoiatra e figlia di un'altro medico odontoiatra, che in genere usano le mani per lavorare, la mia scarsa praticità è incomprensibile.
Temo che sia un difetto comune a molti uomini di pensiero ed azione, come me!
Non perché non riescano a capire le istruzioni per il montaggio di un mobile o fare la differenza tra un cacciavite e un martello (spesso me la sono cavata anche egregiamente a montare prodotti di ikea), ma solo perché, quelli come me, hanno coltivato, fin dall’infanzia, l’arte di essere incapaci di fare le cose che non vogliono fare.
Certo è che se ci applichiamo, le cose le facciamo, forse anche con risultati positivi, ma il problema è l'applicarsi!
Quest’atteggiamento ha forse a che fare con l’egoismo e l’indulgenza che quelli come me hanno verso se stessi i quali hanno in comune il modo di guadagnarsi da vivere.
Io in genere mi occupo di stime e valutazioni di immobili, ai fini fiscali, e lavoro per un Ente Pubblico.
Mi sento in vena di darvi un suggerimento: sperate di non fate mai un naufragio con uno come me.
Certo, io sono un ingegnere, e sicuramente mi ingegnerei ad escogitare qualcosa finalizzata alla sopravvivenza, ma la mia preoccupazione di non farmi male alle mani, mi impedirebbe di costruire un rifugio, andare in cerca di cibo e accendere un fuoco sulla spiaggia per attirare l’attenzione degli aerei che ci stanno cercando. Diciamo che darei molti suggerimenti...
Questa è probabilmente una mia caratteristica, certamente ne ho di migliori.
In genere ho una buona capacità di sintesi e di coordinare, perché so ascoltare e dunque, fare tesoro di ciò che mi viene detto. Per me ogni critica è un dono che mi vien fatto; in questo modo posso migliorare molto le mie idee ed i miei pensieri e dunque orientare la mia azione in modo più opportuno e preciso, proprio a risolvere le questioni, che di volta in volta, mi si propongono. Per uno come me, orientato al problem solving ciò significa lavorare bene!
Fin dall’inizio del nostro matrimonio mia moglie si è accorta che, quando arrivava la notizia di un tornado, di una carestia, di un terremoto o dell’eruzione di un vulcano, la mia reazione non era, come la sua, di compassione per le vittime. Non mi chiedevo cosa potevo fare per aiutarle, ma mi fermavo a valutarne risvolti e le ricadute economiche, quali interventi sarebbero stati opportuni per rilanciare l'economia di quei luoghi. In effetti sono molto razionale e pragmatico.
Questa reazione forse non è la prova che sono insensibile per natura, ma solo che la mia sensibilità si manifesta diversamente. La questione è interessante, ma è la classica domanda dell’uovo e della gallina: quanti hanno la capacità di considerare le catastrofi come opportunità di rilancio?
Forse questa è una delle componenti del mio essere, ma forse sono anche i miei studi che mi portano a reagire in questo modo! Anzi, ho il sospetto che così si nasca e poi si diventi consapevoli di ciò in seguito agli studi di ingegneria e non diversamente. Dopotutto, i corsi universitari di ingegneria possono insegnare agli aspiranti ingegneri come comportarsi in ogni caso o situazione; io credo che gli studi da ingegnere, preparino l'uomo ad affrontare e a risolvere una gran varietà di problemi, più o meno complessi, che, di volta in volta, gli si presentano; ma è fondamentale che poi nell'applicazione pratica delle soluzioni intervenga un tecnico esperto.
In definitiva, non sarò capace di montare perfettamente una mensola, ma so progettare un ponte o un edificio, oppure so valutare una chiesa o un parco e, dato che queste cose in Italia, come nel resto del mondo, sono utili, il mio non è un talento da poco. Anzi, oggi, con l'avvento delle mini lauree ed il prolificare di tutte queste università private, persone come me, che hanno conseguito una LAUREA in INGEGNERIA presso una UNIVERSITA' PUBBLICA, senza approfittare di alcun saldo di fine stagione o sconti vari, sono sempre più rare; ed ogni tanto mi rivelo utile anche come marito.
Anche se sono sicuro, perché ce lo ha detto il Buon Dio, che tutto ciò non durerà in eterno. 


1 commento:

  1. Tua moglie è una santa insomma!!! :D Neanche io so accendere il fuoco quindi se dovessimo mai fare un giro in barca io e te...portiamoci gli accendini :D

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